Finalmente c’è un presidente incaricato, il professor Giuseppe Conte, e presto – forse la prossima settimana – ci sarà il governo. Lo valuteremo sui fatti, su quello che farà per il popolo italiano. Io sono fiducioso, penso che molti provvedimenti inseriti nel contratto fra m5s e lega siano utili al paese. E prima di tutto ritengo che sia una novità positiva avere al governo forze politiche dichiaratamente ostili al vecchio sistema di potere. Ma non sarà un percorso facile. Molto dipenderà dagli spazi di manovra che riusciremo a conquistare nel contesto europeo. Se non si riformano i trattati e non si cambia la dottrina dell’austerity, non si avranno le risorse adeguate per far fronte al piano di riforme sociali. In questo quadro il nome del nuovo ministro dell’Economia sarà un tassello decisivo e rivelatore. Paolo Savona, tecnocrate più che severo con l’Europa a trazione tedesca, può essere la figura giusta.