La genialità di tanti nostri connazionali desta tuttora ammirazione nel mondo. Nel cinema, nell’arte, nell’industria, nelle libere professioni italiani di genio hanno conquistato fama e prestigio universali. Ed è questo l’orgoglio di noi italiani residenti all’estero. Non sono nazionalista, ma sono fiero di essere connazionale di uomini come Enzo Ferrari, Adriano Olivetti e Federico Fellini, per citare tre nomi di ieri. Ma anche di Renzo Piano, Riccardo Muti e Giorgio Armani, per fare tre esempi di oggi.
Sono convinto che l’Italia possa avere un grande futuro, scrollandosi di dosso la depressione collettiva degli ultimi anni, se saprà dare a ciascun italiano la possibilità di realizzare se stesso e sviluppare il proprio talento, senza dover espatriare. Per farlo occorre creare una società più giusta, più aperta, più libera, con una scuola pubblica più forte, massicci investimenti in formazione, ricerca, università, tecnologia. Occorre dare forza a una cultura nuova che bandisca la furbizia e rimetta al centro l’intelligenza, il sapere e la creatività. Dal design al cinema, dalla letteratura all’innovazione industriale, noi italiani siamo stati un faro perla cultura del mondo nel secondo Dopoguerra. Tutti ce lo riconoscono. Con rinnovata fiducia nelle nostre capacità possiamo tornare a esserlo. Il mondo si aspetta questo da noi.
Condivido questa riflessione mentre al Moma di New York è incorso una prestigiosa rassegna dedicata a un nostro grande attore, UgoTognazzi. Ce ne sono ogni anno, dedicate al meglio del nostro cinema. Il primo film proiettato porta la firma di un regista italiano amato in tutto il mondo, il poeta del cinema Bernardo Bertolucci, recentemente scomparso. Ugo Tognazzi e Bernardo Bertolucci: altri due uomini che hanno contribuito a plasmare la nostra identità collettiva e mi rendono orgoglioso di essere un cittadino italiano residente a New York!
Un abbraccio
Fiorenzo