In Venezuela in questi giorni si ripete la storia di sempre: gli Stati Uniti vogliono spazzare via un governo non disposto a sottomettersi, per sostituirlo con uno di fiducia: dicono che lo fanno per la democrazia, in realtà vogliono prendere possesso del petrolio e delle altre risorse naturali delle quali quel paese è ricco. È già accaduto tante volte in passato e accade anche questa volta. La chiamano esportazione della democrazia, in realtà sono colpi di Stato. Non avevo simpatia per Chavez e certamente non ce l’ho per Maduro. Penso che siano dittatori avidi, violenti e incapaci, penso che il popolo venezuelano meriti di meglio. Ma è il popolo venezuelano che deve scegliere il proprio destino, non la Casa Bianca. Non la Ue, che fedelmente si accoda. Non il Fondo monetario o la Cia. Non i corpi speciali del Pentagono.
Solo il popolo venezuelano, in nome del principio di sovranità nazionale.
Imporre la destituzione di Maduro per indire nuove elezioni presidenziali con un vincitore scontato, cioè il “giovane ed energico gentiluomo” autoproclamato-si presidente, sarebbe un colpo di Stato, dall’esito peraltro imprevedibile: difficile immaginare una transizione indolore. Ecco perché mi associo a coloro che in Sudamerica e in Europa dicono: Trump giù le mani dal Venezuela!
In Venezuela these days the same story is repeated: the United States wants to wipe out a government not willing to submit and replace it with one they trust. They say that they do it for democracy but they actually want to take possession of oil and other natural resources, of which that country is rich. It has already happened many times in the past and it happens this time too. They call it the export of democracy, when in fact they are coups d’état. I had no sympathy for Chavez and I certainly do not have it for Maduro. I think they are greedy, violent, and incapable dictators and I think the Venezuelan people deserve better. But it is the Venezuelan people who must choose their own destiny, not the White House. Not the EU, which faithfully queues. Not the Monetary Fund or the CIA. Not the Pentagon special forces.
Only the Venezuelan people, in the name of the principle of national sovereignty, can decide.
Imposing Maduro’s dismissal to hold new presidential elections with a foregone winner, that is, the “young and energetic gentleman” self-proclaimed president, would be a coup with an unpredictable outcome. It is difficult to imagine a painless transition. That’s why I join those in South America and Europe who say “Trump hands off Venezuela!”
Un abbraccio da New York
Fiorenzo