Indro Montanelli a fine anni ’30 fu un convinto razzista e colonialista.
Su questo e sulla questione della sposa bambina africana, è difficilmente difendibile, se non ricorrendo alle deboli attenuanti del contesto storico.
La cosa più grave, secondo me, è che in una lunga vita non ha mai chiesto scusa e riconosciuto di aver sbagliato.
Tuttavia, farne oggetto di una campagna ostile postuma, fino a imbrattarne la statua e minacciare di buttarla giù, mi sembra una esagerazione priva di senso che insegue la moda del momento.