Lo sguardo di Lu Guang

Lu Guang è un grande fotografo, un vero artista del fotogiornalismo. Con i suoi reportage illumina le zone oscure del miracolo economico cinese: le conseguenze dell’inquinamento, lo sfruttamento dei lavoratori, la vita ai margini dei tossicodipendenti e dei malati di aids, la repressione delle minoranze e molto altro. Mostra al mondo quel che le autorità vorrebbero tener nascosto. Fotografa con la testa e con il cuore, per attirare l’attenzione sulle sofferenze dei deboli. Molto stimato in Occidente, ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra i quali tre World Press Photo Awards. In Cina non ha vita facile. Ma continua a raccontarla con i suoi scatti, benché abbia un permesso di soggiorno permanente negli Stati Uniti. 

Dal 3 novembre scorso la moglie e gli amici non hanno più notizie di lui. Secondo notizie trapelate dagli apparati di sicurezza sarebbe stato fermato dalla polizia mentre era in viaggio nella provincia dello Xinjiang, una delle aree più controllate del Paese, la zona dove molti uiguri sono rinchiusi nei campi di rieducazione. Attivisti, accademici, governi stranieri hanno spesso criticato Pechino per le detenzioni di massa e per la sorveglianza severa della minoranza etnica e di altri gruppi musulmani. 

Spero davvero che Lu Guang se la possa cavare anche stavolta. Media e istituzioni internazionali facciano tutto quel che è possibile. Per capire la Cina di oggi abbiamo bisogno del suo sguardo di uomo libero. 

Un abbraccio da Cantu`

Fiorenzo

https://www.worldpressphoto.org/people/lu-guang

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