Non dimenticare Ustica

Ieri, 27 giugno 2018. Sono passati 38 anni dalla strage di Ustica. Il ricordo brucia ancora dentro. Del velivolo Dc 9 Itavia, decollato da Bologna e diretto a Palermo, si persero le tracce radar verso le ore 21 sopra il braccio di mare tra Ponza e Ustica. Delle 81 persone presenti a bordo non si salvò nessuno. Cosa accadde in cielo quella sera? Decenni di processi non l’hanno chiarito, i responsabili non sono stati identificati. Ma la probabile verità storica ormai è nota, almeno nei suoi contorni essenziali.

Quella sera nel cielo sopra l’Italia si verificò un atto di guerra destinato a rimanere segreto. Quella sera ci fu un attacco aereo deciso da nostri alleati europei per colpire l’aereo di Gheddafi. Qualcosa andò storto, il raid sbaglio’ bersaglio, pagarono 81 innocenti, tra i quali 13 bambini. La strage di Ustica è tra le vicende più oscure e terribili della nostra storia repubblicana. Una sequenza infinita di depistaggi delle inchieste, morti sospette di testimoni, insabbiamenti di prove ha finora impedito l’accertamento della verità. Una verità inconfessabile, evidentemente incompatibile con la ragion di Stato.

Ma quelle 81 vite spezzate ci chiedono di non dimenticare. La loro dolorosa memoria ci impone di continuare a esigere giustizia. Governo e parlamento si diano da fare, sostengano la magistratura che ancora indaga, aiutino i familiari delle vittime a trovare pace nella verità.

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