Poche leggi, ma fatte bene.

“Approveremo poche leggi, ma fatte bene”, annuncia il ministro ai rapporti con il parlamento Riccardo Fraccaro.  Concordo.

 

Lo sostenevamo già durante la campagna per il no al referendum costituzionale, quando la velocità ai fautori del Sì sembrava l’obiettivo più importante. Non c’è necessità di più leggi in meno tempo.

 

Abbiamo bisogno di leggi ben ponderate, organiche, coerenti, legittime sul piano costituzionale, dotate di regolamenti attuativi e delle necessarie coperture finanziarie. E poi applicate e fatte rispettare con un rigoroso sistema di controlli e di sanzioni.

 

Abbiamo bisogno di eliminare le leggi inutili, superflue, disomogenee,  mai attuate o puramente declaratorie.  Abbiamo bisogno di rimettere il parlamento al centro del percorso legislativo, come ha sottolineato Roberto Fico nel suo primo discorso da presidente della Camera. Il che vuol dire limitare allo stretto necessario il ricorso a decretazione d’urgenza, maxiemendamenti, leggi delega e voto di fiducia, anche se questo può comportare l’allungamento dei tempi decisionali.

 

Abbiamo bisogno di un parlamento che prenda seriamente in considerazione le proposte di legge di iniziativa popolare con l’impegno a discuterle  in commissione e in aula in tempi ragionevoli. Tutto questo in attesa di una riforma costituzionale che finalmente consenta i referendum propositivi senza quorum. Così si recupera la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.

 

Un abbraccio da New York.

Fiorenzo

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