Si può difendere il principio di sovranità senza scadere nel nazionalismo? Orban.

Si può difendere il principio di sovranità senza scadere nel nazionalismo? Secondo me si deve e si può. Ma è necessario tracciare un limite chiaro e invalicabile.

Prendiamo ad esempio la questione Orban. Il suo governo è la tipica espressione di nazionalpopulismo autoritario: un modello che accentra il potere e indebolisce il sistema dei controlli e delle garanzie.

Allearsi con lui per cambiare la politica europea sui migranti, senza vedere o facendo finta di non vedere quel che sta facendo in Ungheria, è un pericoloso errore.

Orban è stato recentemente censurato dal parlamento europeo perché la sua azione di governo è contraria ai principi fondamentali dello Stato di diritto: per le leggi e i provvedimenti ostili all’informazione, alla giustizia, all’opposizione e alle minoranze. Fatti veri, inconfutabili. Fatti rispetto ai quali non si può rimanere indifferenti se si ha una cultura democratica.

Al parlamento europeo la Lega ha votato in favore di Orban, il M5s ha votato contro. Una differenza di visione tutt’altro che irrilevante, anche se poi gli esponenti delle due forze politiche l’hanno minimizzata con dichiarazioni come questa: “il tema non era nel contratto di governo”.

Dev’essere chiaro: opporsi alla governance attuale dell’Unione europea è legittimo e per molti aspetti opportuno, ma sui valori democratici non sono ammessi cedimenti, men che mai nel tempo in cui viviamo, che vede la crescita in tutta Europa di partiti nazionalisti di estrema destra.

L’Europa di Orban non è la nostra Europa.

Un abbraccio da New York

Fiorenzo

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