La vicenda della nave Aquarius mentre scrivo è tuttora in corso (la Spagna si farà carico dell’accoglienza) e viene variamente commentata in funzione delle diverse sensibilità politiche ed umane.
Politica e umanità: sono due piani distinti, che convivono in me stesso.
Sul piano umano la solidarietà è un dovere. Se ci sono esseri umani in pericolo di vita o in condizione di vulnerabilità, dobbiamo aiutarli. Così dev’essere anche in questo caso.
Sul piano politico, è evidente che l’Italia – il paese geograficamente più esposto – non può farsi carico di tutte le emergenze e di tutti gli sbarchi. È ora che l’Unione europea si prenda le sue responsabilità. Serve la condivisione dell’impegno a far fronte al dramma dell’immigrazione che proviene dal Mediterraneo. Una condivisione operativa che dev’essere codificata in nuove regole d’ingaggio. Una condivisione che non c’è mai stata, per gli egoismi dei vari Stati europei e anche per gli errori dei precedenti governi italiani.
Ma prima di tutto – lo ripeto – è un dovere morale salvare la vita di altri esseri umani in pericolo.
Restiamo umani.
Fiorenzo