Mi ha molto colpito nei giorni scorsi questa notizia. Dopo 13 anni Gelare Jabbari, una giornalista della TV di Stato iraniana, la stessa che aveva negato ogni responsabilità del governo nell’abbattimento dell’aereo ucraino, ha deciso di dimettersi per una crisi di coscienza. “Ho raccontato troppe bugie, perdonatemi, ora basta, lascio per sempre la tv”. Hanno seguito il suo esempio altre due colleghe.

Non ricordo un caso analogo in Italia. Questa crisi di coscienza non l’hanno mai vissuta i tanti giornalisti italiani al servizio del sistema, in RAI, in Mediaset, su La7, nelle redazioni di quotidiani e periodici.

A differenza di loro la giornalista iraniana ha lavorato sotto una dittatura, che forse gliela farà pagare duramente. I nostri eroi hanno invece scelto di essere servi. Per comodità, per soldi, per carriera. Impossibile, temo, chieder loro di emulare il gesto libero di Gelare Jabbari.