La tragica fine di George Floyd, ucciso dall’agente di polizia Derek Chauvin il 25 maggio a Minneapolis, ha scosso l’America.
E sta generando tumulti violenti in varie città.
È già capitato altre volte in passato.
Ma sembra che l’esperienza non insegni nulla.
Una componente di razzismo e autoritarismo striscianti continua a essere presente nella polizia e in generale nella società americana.
E si manifesta in accanimento verso i soggetti più deboli.
Questo deve finire.
Deve prima di tutto cambiare la mentalità, la formazione, la cultura degli appartenenti alle forze dell’ordine, a cominciare dalle regole di ingaggio per quel che riguarda le tecniche di arresto.
Chi sbaglia deve essere cacciato e punito severamente.