Per una Rai al servizio dei cittadini

I vertici della Rai sono stati nominati. Manca solo l’ultimo passaggio, non scontato, in commissione di vigilanza. Sono le persone giuste?  Lo capiremo presto, dalle scelte che faranno. In attesa di una riforma strutturale della governance, quel che si deve fare in Rai è noto. Possiamo riassumerlo così: prendere sul serio la missione del servizio pubblico nell’informazione e nell’intrattenimento.

 

In che modo? Nominando innanzitutto persone professionalmente competenti e intellettualmente oneste alla direzione delle reti e delle testate giornalistiche. Persone che devono avere come unico obbiettivo la produzione di contenuti di qualità. Mettersi al servizio dei cittadini,  dunque, non dei nuovi governanti. Si tratta cioè di invertire la storica tendenza a considerare la Rai come un’azienda non di Stato ma di governo.

 

La Rai dispone di grandi risorse interne: da quelle si deve ripartire. Un nome vale per tutti: Milena Gabanelli. I dirigenti precedenti la misero in condizione di andarsene. Sarebbe un’ottima direttrice generale dell’azienda pubblica, o in alternativa una più che valida direttrice di telegiornale. Altra scelta imprescindibile: varare un grande piano di sviluppo della piattaforma web. Era proprio questo che si era proposta di fare la Gabanelli. È tristemente emblematico che la Rai abbia un’offerta di informazione on line così scadente.

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