Stop agli armamenti, onore ai camalli di Genova! 

Nei giorni scorsi i lavoratori del porto di Genova ci hanno dato un esempio di coraggio e lucidità. La vicenda avrebbe meritato maggiore attenzione da parte dei media. Cosa è accaduto in sintesi? Una compagnia di trasporto che opera nel porto ha cercato per due volte di imbarcare generatori elettrici per uso militare, da inviare in Arabia Saudita. Con tutta probabilità queste apparecchiature militari sono legate alla guerra che l’Arabia sta facendo alle popolazioni dello Yemen, una guerra dimenticata che sta producendo decine di migliaia di morti e milioni di profughi o ancor peggio nelle mani del Generale Helmedti (Mohamed Hamdan Dagalo) organizzatore ed excomandante delle brigate Janjaweed colpevoli del genocidio del Darfur e che ora vuole placare le proteste in Sudan. Per due volte i lavoratori del porto si sono opposti a queste spedizioni, hanno dichiarato sciopero e alla fine la compagnia ha desistito dal cercare di imbarcare i generatori bellici. Prenda esempio da questi lavoratori il governo nel decretare la fine del commercio di armamenti a dittature e paesi in guerra.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/06/19/nave-delle-armi-a-genova-dopo-le-proteste-lazienda-rinuncia-allimbarco-portuali-impegno-continua/5268041/

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