Via il pareggio di bilancio dalla Costituzione

Il “pareggio di bilancio” in Costituzione è l’eredità più grave del governo Monti. Approvato nel 2012 senza discussione e in tempi rapidissimi dal parlamento, sotto la pressione dei signori dell’austerity, il nuovo articolo 81 della Carta antepone gli equilibri delle finanze pubbliche ai diritti fondamentali delle persone.

 

Sono passati sei anni e la dottrina sottesa a quella riforma è ampiamente fallita: sono aumentati nel frattempo sia la povertà privata sia il debito pubblico. È tempo di cambiare. Avremo più forza nel negoziare deroghe ai vincoli europei se ci libereremo di quel vincolo italiano. Come ha confermato la Corte costituzionale in una sentenza del 2016, deve essere “la garanzia dei diritti incomprimibili a incidere sul bilancio e non l’equilibrio di questo a condizionarne la doverosa erogazione”.

 

Il Coordinamento democrazia costituzionale – che contribuì alla vittoria del No al referendum del 4 dicembre 2016 – ha lanciato una petizione per una proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare volta proprio a cancellare il pareggio di bilancio. È un impegno che condivido. Spero che la maggioranza del parlamento la prenda in seria considerazione.

 

Qui la proposta: http://www.coordinamentodemocraziacostituzionale.it/portfolio-items/proposta-di-legge-costituzionale/

 

Qui un articolo del giurista Gaetano Azzariti che he parla: http://www.coordinamentodemocraziacostituzionale.it/2018/03/01/una-firma-contro-lart-81-per-cancellare-il-pareggio-di-bilancio-di-gaetano-azzariti/

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