Andrea Mura, il velista assenteista

Andrea Mura è un campione di vela e dal 4 marzo un parlamentare del m5s, eletto in Sardegna in un collegio uninominale. Finora non ha certo brillato per assiduità. Può vantare infatti una percentuale di presenze alle votazioni della Camera del 4 per cento. L’altro giorno qualcuno gliel’ha fatto notare in un’intervista e lui si è difeso cosi: “l’attività politica non si svolge solo in parlamento, si può svolgere anche su una barca. Io l’ho detto fin dall’inizio: il mio ruolo, più che quello di parlamentare sarebbe stato quello di testimonial a favore degli oceani centro l’inquinamento da microplastiche”.

Andrea Mura si ritiene dunque in diritto di proseguire la propria attività di velista a tempo pieno pur rimanendo in carica – e percependo uno stipendio – come parlamentare della Repubblica. E nella medesima intervista arriva a giustificare questa condotta sostenendo che la sua presenza non farebbe la differenza data la “schiacciante maggioranza” governativa alla Camera.

Penso che questa sua scelta sia irresponsabile, completamente indifendibile. Chi rappresenta i cittadini deve lavorare al meglio delle proprie capacità dentro le istituzioni. Se l’ottimo velista sardo vuole continuare a solcare i mari, lasci il posto a una persona più motivata. La testimonianza ambientalista che gli sta a cuore, sacrosanta, potrà tranquillamente svolgerla come semplice attivista. Spero che il Movimento lo inviti a dimettersi.

L’intervista, non smentita, è stata rilasciata alla Nuova Sardegna e poi ripresa dai quotidiani nazionali.

La trovate qui: http://www.repubblica.it/politica/2018/07/23/news/mura_deputato-skipper_assente_alla_camera_faccio_politica_in_barca_crocifisso_sui_social_ridicolo_-202489000/

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