Basta condoni, dichiariamo guerra all’evasione!

La guerra all’evasione fiscale, all’economia sommersa e al crimine economico che vi è connesso è la priorità dell’Italia. Non la realizzeremo con i condoni, ma con i controlli e le sanzioni. Con riforme rigirose della giustizia e della pubblica amministrazione.

I grandi evasori devono rischiare la galera, tanto per intenderci.

Gli ultimi dati ISTAT parlano chiaro. Nel 2016 la stima dell’economia sommersa e illegale è di 210 miliardi, pari al 12,4 per cento del Pil. Le unità di lavoro irregolari, vale a dire i lavoratori in nero, sono 3,7 milioni.

Ora, sui numeri esatti si può discutere. Altre stime riportano numeri diversi, non è facile per definizione quantificare il sommerso. Ma un dato è certo: l’economia parallela sottrae alle casse pubbliche decine di miliardi ogni anno. Se non si recuperano queste risorse, ogni tentativo di giustizia sociale sarà vano.

Giusto dunque varare provvedimenti per disoccupati e pensionati. Giusto provare ad abbassare le tasse. Ma niente condoni fiscali extra large, per favore! Si metta a punto al contrario un piano serio di contrasto a evasione ed elusione fiscale, che inizi a colpire chi ha sottratto al fisco grandi patrimoni e riciclato i fiumi di denaro delle mafie.

 

Un abbraccio da New York.

 

I dati ISTAT li trovate qui: http://mobile.ilsole24ore.com/solemobile/main/art/notizie/2018-10-12/istat-economia-sommersa-e-attivita-illegali-valgono-210-mld-124percento-pil-104716.shtml?uuid=AE4eNwLG

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