Ue, stop al dumping fiscale

Il processo di integrazione europea non avanzerà senza regole comuni in materia di giustizia, sicurezza, ma prima di tutto di fisco. È il dumping fiscale uno dei buchi neri della Ue. Un fenomeno in crescita, capace di incrinarne valori e bilanci, con perdite fino a 500 miliardi di dollari l’anno. Lo ha meritoriamente sottolineato, alla sua prima Relazione Annuale dell’Antitrust, il presidente Roberto Rustichelli, che ha criticato i paradisi fiscali “frutto di egoismi nazionali” e di una “una concorrenza di cui beneficiano le più astute multinazionali”. Per il capo dell’Authority il dumping fiscale genera effetti molto negativi “con un danno per l’Italia stimato tra i 5 e gli 8 miliardi di dollari l’anno”. Un esempio: il trasferimento della sede fiscale a Londra di Fca, avvenuto lo scorso anno. È fondamentale un approccio strategico comune a livello europeo “per porre fine alle distorsioni del mercato attualmente esistenti, assicurando che l’imposta sia versata nel luogo in cui gli utili e il valore sono generati”.

https://it.notizie.yahoo.com/monito-dellantitrust-italia-penalizzata-da-101232911.html

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