Ogni settimana Matteo Salvini incontra Silvio Berlusconi. Mi domando: c’è qualcosa di non detto nel rapporto fra i due? C’è un accordo segreto dietro la decisione di formare il governo senza la coalizione di centrodestra?
Viene da domandarselo sapendo come opera Berlusconi: il ricatto, la corruzione, la diffamazione sono la sostanza del suo agire politico.
Davvero ha consentito senza troppo strillare al tradimento e senza minacciare rivalse il varo del governo solo per paura di elezioni anticipate e del conseguente rischio di perdere ulteriore consenso? Oppure Salvini è in missione per conto suo, con l’obiettivo di logorare il movimento e tornare al voto al momento opportuno con un centrodestra di nuovo compatto?
Lo sapremo presto. Comprenderemo il grado di autonomia del capo della Lega – partito molto indebitato e più volte in passato salvato da Berlusconi – se e quando verranno messi in agenda leggi e atti di governo su giustizia, tv, conflitto di interessi, corruzione e tutti gli altri temi che da sempre costituiscono il core business politico del Grande Impunito. Al di là dei proclami, a cominciare dalla riforma della prescrizione nei procedimenti penali.
Se non si riuscirà a toccare gli interessi di Berlusconi e della sua cerchia, vorrà dire che Salvini è sotto ricatto.
Un abbraccio da New York
Fiorenzo