L’Ordine dei giornalisti dev’essere abolito

Torna di attualità la questione dell’ordine dei giornalisti. Il m5s ha sempre detto di volerlo abolire e nei giorni scorsi ha confermato che il tema è “sul tavolo del governo”. Spero davvero che sia la volta buona. Così com’è, l’ordine dei giornalisti non serve a nulla, se non a mantenere in vita un recinto di privilegio che consente il controllo dell’accesso alla professione, peraltro oggi più screditata che mai.

L’ordine va abolito perché ha protetto innumerevoli figuri che niente hanno a che fare con l’informazione: sicari mediatici, leccapiedi in servizio permanente, diffamatori seriali, servi,  parassiti e banditi di ogni ordine e grado.

L’ordine va abolito perché non ha garantito alcunché ai cittadini: né trasparenza, né professionalità, né correttezza.

Ogni cittadino ha diritto a fare informazione, tanto più nell’era di internet. Spetta agli utenti scegliere, selezionare, distinguere.

Tutto questo lo scriveva con ineguagliata chiarezza molti anni fa un liberale autentico come Luigi Einaudi, che pure non aveva conosciuto i vari Feltri, Ferrara, Fede, Belpietro, Minzolini e compagnia brutta.

La penso come lui.

Un Abbraccio da New York

Fiorenzo

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